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					Cisterna d’Asti è un ridente paesino in provincia di Asti a 
					ridosso del Roero. Noi, in particolare, viviamo nel crocevia 
					tra Cisterna e Canale, al mattino l’alba ci sveglia e alla 
					sera, la luna, arriva presto. Cisterna, il cui nome deriva 
					probabilmente dalla grande cisterna che si trova nel salone 
					centrale del castello medievale, sorge su una collina alta 
					350 metri, una delle più elevate della zona, che la rende un 
					ottimo punto panoramico. Per questo motivo in epoca 
					medievale, probabilmente intorno al X° secolo, venne 
					edificato il maestoso castello sulla cima dell’altura, oggi 
					custode del Museo degli Antichi Mestieri di un tempo. Un'antica 
					leggenda racconta che Federico Barbarossa, durante una sua 
					incursione bellica, rimase sbigottito vedendo le 
					numerosissime viti che ammantavano le colline a ridosso 
					della fortezza di Cisterna trasformarsi improvvisamente in 
					una selva di lance e spade sguainate. L'imperatore pensò 
					bene di battere in ritirata, non prima però di essersi 
					dissetato alla fonte, attorniata da alberi di quercia e da 
					allora la fontana prese il nome 'del Barbarossa'. Un 
					affresco custodito nella chiesetta di San Gervasio 
					testimonia l’episodio leggendario e  costituisce la più 
					antica testimonianza della coltivazione della vite nella 
					zona. 
					I terreni collinari di Cisterna trovano vita dove milioni di 
					anni fa il mare ricopriva ogni cosa sino a lambire le 
					Alpi finché, ritirandosi progressivamente, lasciò enormi 
					depositi di sabbie, inframmezzati da marne compatte ed 
					impermeabili con tutto il loro carico di fossili (oggi 
					ancora visibili). Quelli che erano stati fondali 
					divennero colline e valli. 
					I VIGNETI 
					 
					Produciamo il nostro vino dai tre ettari di vigneto 
					equamente distribuiti tra il comune di Canale e quello di 
					Cisterna, nel rispetto della natura e dell’ambiente anche 
					aderendo al programma
					per la produzione a basso impatto ambientale (produzione 
					integrata),	in applicazione del	
					
					Regolamento CEE 1257/99 
					(ex 2078/92). 
					Nelle sabbie, quasi ghiaiose, del vigneto di “Vialunga” 
					crescono il Nebbiolo e la Barbera d’Alba, mentre dalla 
					vigna prospiciente la chiesetta di Madonna di Loreto 
					crescono i grappoli Arneis. Nelle sabbie calcaree dei 
					vigneti di Cisterna (Roche e via ad’Lame) esposti a sud 
					e sud-est  trovano il loro ambiente ideale la Croatina e 
					la Barbera d’Asti.  | 
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